Biancheria da letto: la stoffa di cui sono fatti i sogni
Nella nostra vita passiamo quasi 25 anni dormendo. E niente ci sta così vicino come la nostra biancheria da letto – mediamente sette ore per notte. Per non parlare del fatto che la biancheria da letto non solo protegge materasso, piumino e cuscini e ha un bell’aspetto, ma crea anche un clima piacevole mentre si dorme. Scopri con noi l’ABC della biancheria da letto!
Cura
Quanto spesso devo lavare la mia biancheria da letto?Ogni due settimane in estate e non oltre quattro settimane in inverno. Mentre dormiamo rilasciamo con il sudore dai 500 ml ai 2 litri di liquidi. Questi liquidi impregnano la nostra biancheria da letto, insieme alle squame cutanee e ai peli. Quanto più spesso infiliamo quindi le nostre federe e le lenzuola in lavatrice, tanto più è igienico. Soprattutto se si è allergici alla polvere, se si dorme senza indumenti o se si trascorre molto tempo a letto ammalati.
Non è sufficiente aerare regolarmente la biancheria da letto?
No, poiché germi e batteri scompaiono solo con il lavaggio. Aerare la biancheria da letto di mattina è tuttavia utile, poiché in questo modo l’umidità accumulata di notte e le particelle cutanee e pilifere possono essere rimosse.
A quanti gradi dovrei lavare la biancheria da letto?
Gran parte della biancheria da letto può essere lavata senza problemi a 60°C ed è consigliabile lavarla a questa temperatura, poiché solo in questo modo viene davvero sterilizzata. Pertanto: evitare di acquistare biancheria da letto che può essere lavata in lavatrice a soli 40°C. In caso di dubbio è preferibile dare un’occhiata all’etichetta del prodotto.
La biancheria da letto non va quindi sempre lavata ad altissime temperature?No, non necessariamente, poiché i germi vengono eliminati efficacemente anche a 60°C. Se tuttavia si vuole andare sul sicuro, si consiglia di controllare prima del lavaggio se la biancheria da letto da trattare sia lavabile a 90°C. Di norma il cotone può essere lavato a temperature più elevate rispetto alle fibre sintetiche. A 90°C possono sbiadire anche colori, lucentezza e stampe.
Va aggiunto anche dell’ammorbidente?
Meglio di no, un detersivo delicato o per capi colorati è più che sufficiente. Gli ammorbidenti infatti possono far incollare le fibre della biancheria da letto e far diventare i capi più duri e meno assorbenti. Anche i profumi sprigionati possono disturbare il sonno o provocare mal di testa. Il nostro consiglio: se desiderate avere della biancheria morbida, aggiungete al posto dell’ammorbidente mezza tazza di aceto. L’odore scomparirà durante il lavaggio.
La biancheria da letto va lavata a rovescio?
Sì, e possibilmente separata dagli altri capi d’abbigliamento. In questo modo si preservano i colori e il tessuto.
Asciugatrice sì o no?
Anche questo dipende dal materiale e dalle istruzioni di lavaggio. Di norma la biancheria da letto di cotone può essere messa in asciugatrice e con il calore diventa ancora più morbida. Le fibre sintetiche più delicate (ad es. microfibra) andrebbero invece asciugate a contatto all’aria.
La biancheria da letto va stirata?
La biancheria da letto di cotone o lino sì, per quanto riguarda le fibre sintetiche è meglio controllare l’etichetta. Alcuni materiali, come il jersey o il seersucker non devono invece essere stirati. Il nostro consiglio: riporre in armadio o mettere direttamente sul letto la biancheria che esce dall’asciugatrice. Il calore toglie le pieghe. Anche le lenzuola e le federe ben stese ad asciugare appaiono più lisce.
Conservazione
Qual è il posto migliore per conservare la biancheria da letto?
In scomparti dell’armadio richiudibili oppure in cassetti con sacchettini alla lavanda o contro le tarme. In questo modo la biancheria rimane fresca ed è protetta da luce e umidità. Il nostro consiglio: infilare il copripiumino piegato nella federa abbinata. In questo modo si ha tutto a portata di mano e si evita di dover cercare ovunque.
Qual è il modo corretto per piegare le lenzuola con gli angoli?
Piegare le lenzuola con gli angoli in modo che rimangano lisce è di per sé una piccola scienza.
Con questi consigli si ottiene un ottimo risultato:
1. Stendere bene il lenzuolo con l’apertura verso l’alto su un tavolo e lisciarlo
2. Afferrare entrambi gli angoli inferiori, rovesciarli e appoggiarli sul lenzuolo
3. Afferrare uno degli angoli inferiori e appoggiarlo sull’angolo superiore opposto
4. Stendere bene e ripetere dall’altro lato
5. Afferrare gli angoli ripiegati, scuoterli bene e lisciarli di nuovo
6. Piegare in lunghezza per circa un terzo e ripetere dall’altro lato, fino a ottenere una superficie stretta
7. Stendere bene fino a farlo appiattire e piegare due volte – ed è pronto!
Come preparare bene
il letto
Quale biancheria da letto per quale stagione?
La biancheria da letto di qualità è piacevole al contatto con la pelle, è traspirante e assorbente, ovvero assorbe in modo affidabile l’umidità che rilasciamo di notte con il sudore. In generale bisogna distinguere tra fibre naturali, come il cotone, e fibre sintetiche, come la microfibra. A seconda delle caratteristiche la biancheria da letto può essere più adatta all’estate o all’inverno.
Biancheria da letto per l’estate
Biancheria da letto per l’inverno
Le lenzuola con gli angoli vanno stese non solo sopra gli angoli, bensì anche tirati lungo i lati fin sotto il materasso. In questo modo il lenzuolo rimane ben saldo e non scivola fuori.
Consigliabile in caso di temperature elevate o di persone che tendono a sudare molto è la biancheria da letto leggera, che assorbe e rilascia velocemente umidità e calore, è traspirante e rinfresca piacevolmente. Un altro consiglio per le notti più calde: mettere federe e lenzuola per circa 20 minuti nel congelatore.
Lino:
realizzato con l’omonima fibra e dall’elevata proprietà assorbente. Il lino si spiegazza facilmente, pertanto dopo il lavaggio andrebbe stirato.
Linone:
ha lo stesso aspetto del lino, ma viene realizzato dal cotone. Tessuto resistente, lavabile a temperature elevate e facile da stirare. Utilizzato spesso come biancheria da letto per i più piccini.
Seersucker:
grazie alla sua struttura crespa è soffice al contatto con la pelle e pertanto molto arioso e traspirante. Il seersucker può essere realizzato con cotone, fibre sintetiche o tessuti misti, è facile da trattare e non va stirato.
Renforcé:
cotone resistente mediamente fine, riequilibra la temperatura ed è tollerato anche dagli allergici.
Batista:
realizzato per lo più con cotone o lino, occasionalmente anche con viscosa o seta. Grazie alla sua struttura sottile, è molto arioso e leggero.
I materiali con una tessitura molto stretta come il cotone felpato e la flanella immagazzinano l’aria e riscaldano nei mesi freddi.
Cotone felpato:
il morbido tessuto di cotone mantiene costante la temperatura corporea di notte, non va stirato e può essere lavato in lavatrice a elevate temperature.
Flanella:
cotone morbido e caldo – e quindi ottimo per mantenersi al caldo nelle gelide notti d’inverno.
Biancheria da letto per tutto l’anno
Altri tessuti sono dei veri e propri multitalento e garantiscono un clima piacevole tra le lenzuola sia in estate sia in inverno.
Jersey:morbido, facile da trattare, non serve stirarlo – utilizzabile in modi diversi in base alle proprietà: il double jersey riscalda in inverno, il più leggero single jersey è invece perfetto per l’estate grazie alle sue proprietà assorbenti e traspiranti.
Microfibra:la fibra sintetica morbida e leggera assicura tutto l’anno una buona circolazione dell’aria ed è consigliata a tutti coloro che di notte di solito sudano molto.
Satin:ricavato originariamente dalla seta, per la biancheria da letto si usa soprattutto il raso di cotone (particolarmente pregiato: raso mako dal cotone egiziano) o un tessuto misto con percentuale di poliestere. Il materiale liscio e lucido è piacevolmente fresco ed equilibra le temperature sia in estate sia in inverno. Poiché il raso non assorbe particolarmente l’umidità, è poco indicato per le persone che sudano molto.
Percalle:
il tessuto di cotone a maglia stretta ma caratterizzato da filati di titolo molto fine è traspirante, morbido e consigliato a chi ha una pelle sensibile.
Seta:
biancheria da letto per tutto l’anno particolarmente pregiata, piacevole e morbida sulla pelle dall’aspetto lucido.
Biancheria da letto per allergici?
Chi è allergico agli acari della polvere dovrebbe optare per la microfibra. Nelle fibre sintetiche sottili e lisce infatti la polvere e gli acari faticano a infiltrarsi. Un’alternativa è costituita da una speciale biancheria da letto antiacaro e da coprimaterassi in lattice, che ostacolano il passaggio degli acari dal materasso alle lenzuola e li “rispediscono” indietro.
Poiché gli allergici cambiano spesso la biancheria da letto, sarebbe preferibile usare materiali che non necessitano di stiratura, che siano resistenti e quindi anche lavabili ad alte temperature. Per le persone con pelli sensibili è consigliabile biancheria da letto di cotone biologico.
Come si prepara il letto in tutta velocità?
Il metodo classico lo conosciamo tutti: rovesciare il copripiumino (si consiglia di mettere la biancheria da letto direttamente in armadio già a rovescio, per facilitare la preparazione del letto), afferrarle internamente agli angoli, prendere il cuscino o il piumino e svolgerci sopra la federa o il copripiumino. Problema: armeggiare con copripiumini di grandi dimensioni è spesso difficile.
Consiglio 1: il metodo della piega
La procedura si semplifica riducendo le dimensioni del piumino prima della preparazione del letto e rendendolo compatta. Stendere il copripiumino a rovescio (l’apertura è rivolta a destra) e piegare due volte in lunghezza in direzione dell’apertura.
Piegare anche il piumino due volte in lunghezza e appoggiarla nell’apertura del copripiumino. Infine afferrare a destra e a sinistra dell’apertura il piumino e il copripiumino, quindi scuotere bene, finché il copripiumino sia riempito in modo uniforme.
Il nostro consiglio: le apposite clip di fissaggio aiutano a fissare il piumino.
Consiglio 2: il metodo del burrito
Come rivela il nome di questa pietanza messicana, anche il piumino e il copripiumino vengono arrotolati secondo questo metodo. Ecco come funziona:
1. Stendere il copripiumino a rovescio sul letto e appoggiare sopra il piumino con precisione.
L’apertura è verso il basso in direzione dei piedi.
2. Iniziare dalla testa del letto e arrotolare il copripiumino
insieme al piumino. Il nostro consiglio: fissare
innanzitutto l’estremità chiusa del copripiumino con due
spille da balia a destra e a sinistra del piumino.
3. Capovolgere bene il copripiumino arrotolato in entrambi gli angoli sopra il piumino e chiudere.
4. Alla fine srotolare nuovamente il piumino. Ed è pronto!